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francescobarilaro

Fuji 18mm - Recensione (semi)seria

Una volta, in un non meglio precisato forum di fotografia, scrissi che avevamo perso il gusto di fotografare; che i forum erano diventati un luogo di "scontro" più che di "incontro”, dove si misurava il singolo pixel e si spaccava il capello in quattro su argomenti che potevano essere assolutamente trascurati, oltre alla strenua guerra tra marchi e ultimi ritrovati tecnologici. Internet potrebbe essere il luogo ideale per condividere idee, parlare di fotografia in modo costruttivo e invece è divertente notare, leggendo di recensioni su ottiche, come le persone si perdano nelle differenze tra una lente e l'altra, nella strenua ricerca di un'eccellenza che molto spesso la migliore ottica non restituisce. Cartier Bresson aveva ragione quando disse che, ad esempio, la nitidezza è un concetto borghese e che dovremmo scegliere una lente solo basandoci sulla sua lunghezza focale. Nient'altro!!


Tutte le altre cose come il prezzo, l'ergonomia, l'apertura massima, la qualità, hanno certamente il loro ruolo ma per valorizzare il proprio tempo e la propria idea devi amare il punto di vista che quell'ottica ti offre. Il che mi porta a parlare della lunghezza focale che preferisco: la focale 28mm e in particolare del Fuji XF18mm f / 2.


Questo è stato uno dei primi tre obiettivi rilasciati per la serie X e molto rapidamente il mondo fotografico che gravita intorno ad Internet ha deciso una sua severa bocciatura, parlando di un vetro non all'altezza, della quantità di correzione con il software che ha bisogno, della sua distorsione. Nel senso più rigoroso queste affermazioni sono corrette, ma da qui a consigliare altre ottiche di diversa focale perchè tecnicamente migliori, mi sembra assurdo soprattutto perchè significa ignorare tutto ciò che rende, almeno per me, così tanto speciale la focale del 18mm. Ho comprato la mia prima XE2 nel 2013 in kit con il 18-55 sostituendo subito lo zoom con il Fuji 18mm. Oggi ho ancora quell'ottica, anzi ne ho ricomprato una più nuova perchè la prima era praticamente distrutta. Il motivo è semplice: amo quella focale; e se è vero che il 23mm (35mm nel FF) produce risultati strabilianti continuo a pensare e vedere il mio mondo dal punto di vista del 18mm. Oggi uso quotidianamente il 16mm, il 35mm e il 56mm e il loro utilizzo mi mette molto spesso a dura prova, mentre con il 18 Ë come se fosse quasi naturale, semplice, setoso.


Agganciato alla nuova XT20 è come innamorarmi di nuovo della X100T, che ho usato tantissimo per via della maneggevolezza e dimensioni ma che non mi convinceva proprio per la focale che possedeva. Con il 18mm faccio tutto: la fotografia documentaria, la street, i matrimoni, i backstage di moda, il reportage di approfondimento. E' un obiettivo che porto ovunque con me. Perchè è così buono per me? Per prima cosa sono consapevole della difficoltà di gestire una focale come il 28mm, perchè ti costringe ad avvicinarti a quello che stai fotografando. Tutto sembrerà più largo; il soggetto sembrerà molto piccolo all'interno del mirino ma una volta fatto un passo in avanti le cose diventano molto più interessanti; ti accorgi di come il tuo soggetto diventi più visibile ma soprattutto si rivela il contesto in cui lo stesso si trova, e questo è straordinario quando vuoi raccontare una storia e il suo ambiente. Grazie a quella focale ho imparato addirittura a migliorare il mio carattere come persona: prima ero molto più chiuso, difficilmente socializzavo, utilizzandolo invece mi obbligava ad avvicinarmi alle persone scoprendo tutti i piccoli movimenti e dettagli che costituiscono la loro personalità e mi costringevano di conseguenza a comunicare con loro, in modo da lasciarli "rilassare" e quindi accettare la mia presenza.


L'altro motivo per cui amo quest'ottica è di natura sentimentale: da ragazzi noi facevamo fotografie con il 28mm, il 50 e il 135. E basta. E facevamo tutto !!


Mi è probabilmente rimasta l'abitudine a quei millimetri e molto spesso associo il campo visivo a fotografi come Garry Winogrand, che ha quasi sempre utilizzato il 28mm sulle sue Leica e rimane un maestro. Qui due articoli straordinari che tutti dovrebbero leggere:




Allora mi chiedo il perchè del poco amore verso questa lente e delle critiche esagerate? La qualità di costruzione è ottima, due anni fa ero su una scalinata e nel cambiare ottica il 18mm mi è praticamente scivolato di mano finendo per terra. Un volo di parecchi metri sul marmo. Il sistema di messa a fuoco non funzionava ma l'ottica era praticamente intatta e ho potuto continuare a fare quello che stavo facendo. Ha un prezzo abbordabilissimo, lo trovi usato a 250 euro in condizioni pari al nuovo; è piccolo, leggero e trasforma qualsiasi corpo X-Series in una macchina fotografica perfetta, discreta e quasi trasparente agli occhi delle persone che sono intorno a me.


Una delle cose che adoro è la ghiera dei diaframmi che mi permette di avere il controllo totale in qualsiasi momento: non ne potrei più fare a meno.


Lo so, ora direte che va bene la portabilità, va bene la lunghezza focale, va bene la praticità ma alla fine, che file mi permette di ottenere in fatto di qualità? Tutte le critiche relative la qualità soprattutto ai bordi si sono rivelate infondate. Sarà che per il tipo di risultato che voglio ottenere non mi serve la perfezione sull'intero fotogramma, ma sinceramente credo che la qualità sia comunque eccellente , anche a f.2


Le immagini che seguono sono state realizzate con Fuji XT-20 e 18mm, tutte prodotte con il sistema dell'iperfocale.



© Francesco BARILARO

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